La vita poetica di Dante comincia con un sogno.
Nel mezzo quasi della sua adolescenza, Dante incontrò per una via la giovinetta che gli era piaciuta bambina, e poi aveva veduta sovente. Egli stava molto pauroso; ed ella si volse a lui e gli mandò una parola di saluto. Dante ne fu inebriato e sentì il bisogno di essere solo e di pensare a lei. E rientrò in casa e si appartò nella sua camera, e s'addormì e sognò di lei. La sognò involta in un drappo, che dormiva, e non aveva altra veste che quel drappo (VN. 1-3).Era (come si dovrebbe credere seguendo il Boccaccio) il primo dì di maggio? e il sogno dell'adolescente era avvenuto tra quella dolcezza del cielo e tra quella varietà dei fiori, nella sera d'una festa?