QUALE AVVENIRE PER LA PSICANALISI?
ebook

QUALE AVVENIRE PER LA PSICANALISI? (ebook)

Editorial:
POLIMNIA DIGITAL EDITIONS
ISBN:
9788899193935
Formato:
Epublication content package
DRM
Si


Questi Pensieri sono stati scritti in vista del convegno su La psicoanalisi come arte liberale, che la Comunità internazionale di Psicoanalisi sta organizzando per l’ottobre 2022.
Per quanto possa sembrare paradossale dirlo, vista la sproporzione dei termini paragonati, possiamo dire che la legge 56 del 1989, quando viene interpretata come se togliesse la libertà d’esercitare liberamente la psicanalisi a chi è in grado di farlo, se questo qualcuno non è dotato di alcune caratteristiche professionali, che non sono di nessuna rilevanza nella psicanalisi, potrebbe essere paragonata solo alle leggi antiebraiche naziste e fasciste.
Che il diritto costituzionale, a trent’anni dall’approvazione di quella legge, non se ne sia accorto, pone un serio dubbio sul diritto costituzionale, non sulla psicanalisi. Un diritto totalitario contrasta non solo con l’etica, ma anche con la morale e con il diritto. Tuttavia nessuno può pretendere che il diritto – vale a dire la legge, con l’intero apparato giudiziario – possa rispondere dell’etica e della morale. Crederlo non sarebbe meno totalitario che pretendere che l’etica e la morale si debbano adeguare al diritto. Per questo la legge, come sappiamo da quando Sofocle scrisse l’Antigone, è sempre in contrasto con sé stessa. Per questo un diritto che non se ne ricordi è totalitario – e perciò incostituzionale – per definizione. Ma è proprio questo che i giuristi non possono riconoscere, se non diventando filosofi del diritto. Quindi il problema della formazione degli psicanalisti non può essere garantito da una legge più giusta dell’attuale. Esso non è di competenza di nessuna legge. Per questo la psicanalisi è paragonabile solo alle arti liberali, non alle professioni. Le arti liberali sono “fuori legge”, non perché contrastino con la legge, ma perché non sono di competenza di nessuna legge. Lo sono solo le professioni.
Pretendere che la formazione sia libera, come prevede anche la Costituzione italiana, è quindi un problema che non riguarda solo gli analisti, ma l’intero diritto.
 

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