Iztris non poteva nominare un singolo essere che non fosse mortale a un certo punto: l'unica cosa che potevano immaginare essere completamente immortale era il grande dio, l'unico veramente perfetto tra loro. Iztris era un mortale una volta, e lo erano anche gli dei che servivano. La mortalità macchiava gli esseri e, una volta concessa l'immortalità, Iztris sapeva che quelle macchie rimanevano. Nessuna creatura, quindi, potrebbe sfuggire ai difetti della mortalità, i difetti dell'umanità.